sulle energie sottili

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“Nello yoga sono descritti dei poteri, le Siddhi, cose come la levitazione, la bilocazione, la telecinesi. Con l’andare avanti della pratica questi poteri possono essere sperimentati”.

Ho appena letto questo passaggio non in un antico libro, ma in un giornale odierno specializzato in Yoga.

Quello che ho pensato è “ancora?”.

Nello Yoga, e in realtà in tutto il mondo new age, ci sono credenze che si auto alimentano, che non hanno riscontro nella realtà, specialmente nei praticanti di oggi, tendenzialmente più catturati dall’aspetto fisico dello Yoga.

Se ti va osserva questo video che abbiamo girato in velocità prima di una lezione.

Nel video cerco di portare avanti un punto credo importante.

Una persona è sdraiata e io “testo” la sua energia vitale, o la forza di un muscolo, e quando la trovo debole vado a toccare un punto particolare nel corpo della persona, stimolando l’energia vitale o riallineando il muscolo.

Questa è l’idea di base. Sai quante discipline utilizzano dei “test” del genere? Con il corpo umano, col pendolino, a volte con dei macchinari, si testano muscoli, energia vitale, intolleranze, energia o apertura dei chakra.

Due punti da sottolineare:

  • nel test cerco di essere il più onesto possibile, nel senso che la spinta della mia mano è per quanto possibile la stessa;
  • le persone coinvolte non hanno idea di cosa sto per fare.

Ora, per portare avanti il punto che sto facendo, nel video faccio il test tre volte.

La prima volta, come ho già detto, dopo l’osservazione della poca energia, tocco un punto legato alla tradizione, ed effettivamente nell’effettuare il test una seconda volta, c’è grande differenza nella risposta, e quindi evidentemente nell’energia vitale del paziente, o nella forza dei suoi chakra. Quindi la tradizione funziona! Oppure no?

Nella seconda prova, il punto rimedio non è legato alla tradizione ma scelto dalle altre persone in sala…l’effetto positivo rimane!

Quindi non è la tradizione che funziona? Forse semplicemente il tocco sul corpo? Forse la mia energia personale dopo tanti anni di Yoga è ormai talmente grande da stimolare i chakra anche su punti a caso? Ah, quanto vorrei fosse così, ma non credo sia questo il caso.

Nella terza prova, il punto rimedio è ancora scelto a caso, ma non vado a toccarlo sul corpo del paziente, ma sul corpo di un’altra persona presente in sala!

L’unica risposta che mi pare valida allora è che non ci sia nessuna cura, nessun aumento dell’energia vitale.

Quello che accade si chiama “effetto ideomotorio”. Non riguarda presunte energie sottili, ma la nostra mente, che si aspetta cosa accadrà e lo fa accadere.

Il vero mistero di questi esperimenti non è il mondo sottile che dovrebbero indicare, ma il fatto che, nonostante siano stati smentiti più volte da ogni studio serio mai fatto, siano ancora così presenti e restino così validi nella mente di chi li porta avanti.

Variazioni di questo esperimento diventano lavori sui chakra, riflessologia, kinesiologia, studio sulle intolleranze alimentari, fino ad arrivare alla rabdomanzia!

L’uomo è una creatura razionale e irrazionale insieme, questo è evidente, e sono il primo a dire che abbiamo un gran bisogno della nostra parte irrazionale, ma non in questo modo, non per credere a cose che non esistono!

Quindi, per favore, metti sempre in discussione quello che ti viene trasmesso, sperimentalo, testalo “scientificamente”, e sii sempre pronto a cambiare idea quando nuove prove arrivano!

Namaste.

 


Categories: Yoga destrutturato

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