Galileo Galilei e lo Yoga Destrutturato

Questo articolo in realtà è un post che ho scritto sulla mia pagina personale su Facebook, quindi lo stile è diciamo meno formale, chiedo venia…

Galileo Galilei e lo Yoga Destrutturato.

Oggi festeggiamo un grande del pensiero umano.
In questo giorno tanti anni fa nacque Galileo Galilei, che, pur con questo nome, non si diede allo spettacolo ma decise di fare lo scienziato, e visto che nessuno sapeva cosa fosse sta cosa, già che c’era inventò direttamente la scienza.
Nello Yoga Destrutturato lo ricordiamo soprattutto per il leggendario esperimento alla torre di Pisa, quello in cui fece cadere due oggetti di pesi diversi e provò scientificamente che, contrariamente al senso comune, quello più pesante NON cadeva prima!


Che un oggetto più pesante cadesse più velocemente di uno più leggero lo aveva detto Aristotele, circa due millenni prima (per le date sono una sega, correggetemi).


Da Aristotele in poi, questa credenza si era solidificata perché Aristotele è sempre Aristotele, che può aver torto Aristotele? E soprattutto perché nessuno, nemmeno il grande filosofo, si era mai preso la briga di fare l’esperimento.


D’altra parte Aristotele diceva pure che le donne avevano meno denti degli uomini, e per fare l’esperimento bastava aprire la bocca di qualcuno, quindi mi sa che per la pratica era proprio pigrotto!


Da tutta questa vicenda prenderei almeno tre insegnamenti fondamentali:


1) Non esistono autorità, al massimo esperti. Nessun insegnamento va preso senza metterlo in pratica, nessuna cosa deve diventare un credo.


2) Una affermazione passa di bocca in bocca – o di libro in libro – spesso con un copiaincolla acritico, solo perché l’ha detto uno, poi però diventa “ah, l hanno detto in due, sarà ancora più vero, e così via.

Su questo aspetto riconsidera, ti prego, l’esistenza e la realtà dei chakra, dei meridiani, della pranoterapia, dell’aura, del pendolino, degli angeli custodi (…) ecc.


3) Il nostro cosiddetto “buon senso” a volte è buono sì, ma a nulla. Mai fidarsi di nulla se non della realtà oggettiva.
Namaste e buona pratica!


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