1) M: la lettera vibratoria (come in ommmm). tutto è vibrazione, il suono al di là del suono. la meditazione è il suono del tuo cuore quando è perfettamente allineato. accordato, direi.
2) ME: la meditazione sei tu, quando sei senza maschere, senza filtri, senza ego. il tuo vero sé.
3) MED: come in “club med”. meditare è splendido come andare in vacanza, e fondamentalmente è una vacanza da noi stessi.
4) MEDI: meditare è trovare quel posto assolutamente al centro degli opposti, la via di mezzo non è un po’ di qua e un po’ di là. la via di mezzo è quel luogo che unisce gli opposti, che li trascende. quando mediti sei fermo, ma sei nel più grande movimento possibile. sei silenzioso, ma stai cantando. sei quieto, ma c’è azione pura.
5) EDITA: meditare è cambiare dal profondo. ogni cambiamento reale deve partire dall’interno verso l’esterno. a volte la gente si lamenta e vorrebbe cambiare il mondo, ma non riesce nemmeno a cambiare la sua alimentazione o a smettere di fumare. l’unico modo che abbiamo di cambiare è partire da quel luogo al di là dell’ego, nella profondità del nostro essere.
6) TAZIO: come tazio nuvolari, grandissimo campione automobilistico, uno dei più grandi della storia. che cosa c’entra, direte voi? tazio fu l’inventore della “sbandata controllata”: faceva sbandare la macchina in curva così da ritrovarsi allineato all’uscita della curva, riuscendo ad andare più veloce di chiunque altro.
meditazione è proprio questo (!) sbandare in curva per trovare la via diretta. perdersi per ritrovarsi. che bello!
7) AZIONE: è la più grande e importante azione che possiamo fare. strettamente parlando, è l’unica vera azione. la consapevolezza agisce, l’ego reagisce. capisci la differenza profonda? è incredibile pensare che la maggior parte della gente non agisce (in questo senso) quasi mai durante tutta una vita.
azione implica anche disciplina e sforzo, quel giusto sforzo che ci fa continuare a praticare, senza giudizio, incuranti del risultato. non c’è una meditazione che è andata bene e una che è andata male. c’è solo la pratica. e la perseveranza porta cambiamento. profondo.
8 ) ZIO: i parenti rappresentano la tradizione. c’è una tradizione pazzesca di meditatori, in ogni cultura, in ogni tempo. c’è una strada tracciata, che è possibile seguire ma che dobbiamo assolutamente rinnovare completamente in noi stessi. tradizione non vuol dire stile di meditazione. per questo “zio” e non “padre” o “madre”. c’è meno pressione, solo l’indicazione, per quanto chiara, di dove dovremmo andare o potremmo andare.
lo stile non è importante, lo stile è dell’ego.
wuchan lavora solo sui princìpi, tutto ciò che funziona e ti porta al di là dell’ego.
9) IONE: particella elettricamente carica. inizialmente teorizzate da faraday come quella parte di molecole che viaggia dall’anodo al catodo o viceversa. la parte bella è la inevitabilità del viaggio. il positivo attrae il negativo, il negativo attrae il positivo. inevitabilmente. allo stesso modo, siamo tutti inevitabilmente attratti verso la Presenza, verso la consapevolezza. inevitabilmente!
peraltro, sai chi era Svante August Arrhenius? colui che capì come si potevano ottenere gli ioni. ne fece la tesi per il suo dottorato, ma prese il minimo dei voti perché la tesi fu rigettata.
eppure per la stessa tesi prese più tardi il premio nobel.
ci saranno persone che ti diranno che non potrai mai diventare ciò che loro non riescono ad essere. non dargli retta. punta più in alto di tutto. se mediti il nobel non può che arrivare!
10) O: è lo zero, il vuoto. il nulla. quel nulla che comprende tutto, lo spazio vuoto consapevole. non capisci di che sto parlando? basta praticare!
11) ONE (inglese). uno. c’è una quantità di maschere che l’ego indossa, una quantità di personalità che prendono il comando a turno nella guida della nostra vita. quelle personalità vengono da blocchi e traumi, “impurità” sullo schermo del film della nostra vita. ma chi è l’uno? quella personalità che è il nostro vero sé? quando la scopriamo, siamo UNO con noi stessi e con tutto ciò che ci circonda.
12) E: congiunzione. lettera splendida, perché indica che non c’è un bersaglio o una meta da raggiungere, non c’è una fine. il viaggio è la meta, e l’orizzonte cambia e si trasforma ad ogni passo. e…
(per completezza, non ho mai giocato a ruzzle, eh!)
tuo nel sangha
tk
Adoro..